Fino al 5 aprile è in scena al Teatro Vascello di Roma “Lady Oscar: Francois – Versailles Rock Drama”, il primo rock drama interamente italiano, con testi e musiche di Andrea Palotto. La trama si ispira al romanzo “Versailles no bara”, di Ryoko Ikeda, che narra le vicende di un’eroina nota in Italia con il nome di Lady Oscar, protagonista di una popolare serie a cartoni animati.
I protagonisti principali di questo spettacolo sono Alice Mistroni e Danilo Brugia ( insieme nella foto a lato). Con loro, Cristian Ruiz, nel ruolo di Fersen, Igino Massei e un cast formato da giovani professionisti.
Teatro.Org ha intervistato Danilo Brugia, il quale, grazie a questo spettacolo, ritorna al suo “primo amore”, il teatro musicale”, a distanza di diversi anni dall’esperienza del musical “Fame”.
Danilo, parlaci di questo nuovo progetto.
E’ uno spettacolo molto bello, secondo me. Si tratta di una scommessa, perché è uno spettacolo originale che non può fare affidamento su precedenti successi. Propone tematiche attuali, quali sono ancora oggi i valori veicolati dalla Rivoluzione francese: libertà, soprattutto di pensiero, uguaglianza e fratellanza universali.
Vivi come un “rischio” il tuo ritorno al teatro dopo le tue esperienze televisive?
No, non lo vivo come un rischio. Io volevo ritornare sul palcoscenico perché, avendomi dato tanto, mi mancava e mi dà la possibilità di esprimermi nei confronti del pubblico in un contesto più “aulico”, se vogliamo dire così… Credo che qualsiasi cosa un’artista faccia in consapevolezza, non sia mai un rischio, ma solamente un investimento che richiede impegno.
Come ti senti a tornare a lavorare a Roma e non più su un set televisivo, bensì in un teatro per montare uno spettacolo?
Ovviamente è una bella soddisfazione, è tutto “a portata di mano”; gli spostamenti sono rapidi e, in ogni caso, più comodi. La sensazione di lavorare in teatro la vivo con molto impegno perché mi sono accorto di essermi abituato a un modo di recitazione che non è quello del teatro, per cui sono contento di potermi riavvicinare a un modo di lavorare con il quale non mi sono più confrontato.
Canterai di nuovo in questo spettacolo?
Diversamente non avrei accettato! Non ho molte canzoni all’interno dello spettacolo. Sono tre, delle quali una è un duetto. Un modo per rispolverare le mie qualità canore, che in questi anni sono rimaste un po’ sotto la cenere!
Che personaggio è il tuo André?
André è un ragazzo del popolo, che cresce insieme a Francois e se ne innamora. E’ una persona semplice, non incarna gli atteggiamenti del nobile.
Altri progetti futuri?
Una fiction in costume che dovrei iniziare a girare a giugno, ma non posso sbilanciarmi troppo!
Abbiamo chiesto anche a Cristian Ruiz di raccontarci qualcosa del suo personaggio, il conte di Fersen:
Il conte di Fersen è un’icona. Appartiene ormai al ricordo storico del cartone animato degli Anni Ottanta, quindi credo di avere una bella responsabilità. In questo spettacolo i riferimenti storici sono stati assolutamente rispettati, a parte un’interpretazione globale più moderna.
E sullo spettacolo in generale, Ruiz ancora racconta:
Le musiche sono fondamentalmente rock; i costumi richiamano sicuramente lo stile di fine Settecento. Attraverso la Storia, lo spettacolo va poi a scandagliare le passioni umane universali e questo è l’aspetto più interessante di questo progetto.
Teatro